Oggi ho avuto un'illuminazione. Per un attimo le campane hanno suonato, un fascio di luce bianca si è posato su di me e mi si è azzerata la salivazione.
Volete sapere cos'ha provocato tali sintomi? Oggi ho capito, per la prima volta, come sono fatti i leghisti. Non dico fisicamente, in fondo dovrebbero essere più o meno come un qualunque calabrese; parlo del loro modo di fare, del loro carattere, delle loro strano modo si socializzare. Ebbene, contrariamente a quello che si pensa, i leghisti non sono cattivi, non sono burberi, non sono xenofobi e neppure profondamente razzisti; sono solamente impulsivi. Cioè quando dicono una cosa non significa che ci hanno pensato su prima di dirla: agiscono alla cieca, come un toro di fronte ad un drappo rosso o come me di fronte ad una bella donna. In tutti i casi non finisce mai bene.
Non mi credete che sono solo impulsivi? Provate a ragionarci su con degli esempi.
Prendiamo Maroni. Recentemente ha dichiarato a Vanity Fair (prima Bondi con la sua rubrica, adesso Maroni... è quasi più autorevole di Libero) che lui scarica canzoni da internet facendosi un baffo dei copyright e di quello che potrebbero pensare le case discografiche. Secondo l'ex Ministro, è stupido negare ai giovani la possibilità di ascoltare liberamente musica. Niente da eccepire, verrebbe quasi voglia di votarlo. Senonchè si tratta dello stesso Maroni che votò nel 2004, insieme alla Lega in blocco, il disegno di legge Urbani, quello che ha reso penalmente perseguibile chi scarica da internet canzoni senza donare un obolo per i diritti d'autore.
Vedete? Si tratta di impulsività. Dopo averci riflettuto bene (quasi 3 anni...), Maroni a capito che la legge era un'idiozia e si è ricordato anche di avere un figlio che per colpa della sua legge rischiava fino a quattro anni di gabbio.
Se non vi ho ancora convinto con le mie argomentazioni assolutamente fondate e perfettamente dimostrabili, vi invito a considerare il caso umano numero due: l'Onorevole Calderoli. L'ex Ministro per la Devoluzione ha dichiarato pubblicamente che la propria legge elettorale era una "porcata", ma solo dopo averla votata e approvata. Di cosa credete che si tratti se non di impulsività?
E' ovvio che ho ragione, senza dubbio.
Questo criterio può essere applicato a tutti gli esponenti della lega.
Bossi? La sua impulsività l'aveva portato a far cadere il primo governo Berlusconi e a promuovere la secessione dei popoli padani (a trovarli!). Poi ha capito che lo stipendio da parlamentare italiano gli era utile per pagarsi la macchina nuova ed ha preferito rientrare nei ranghi.
Borghezio? Quando nel 1993 ha picchiato un bambino marocchino è stato costretto ha pagare un risarcimento di settecentocinquantamila lire. Dopo questo fatto ha capito di aver agito con impulsività, e quando se l'è dovuta prendere con un campo di immigrati a Torino ha preferito fare il piromane per evitare di essere riconosciuto.
Come potete facilmente notare, i leghisti non sono persone cattive, ma semplicemente malate di impulsività eccessiva. Dobbiamo aiutarli a superare questi problemi, istituire delle strutture di supporto per il recupero dei leghisti colpiti dall'impulsivitas celticorum.
Quando incontrate un leghista, non dovete voltargli le spalle, aiutatelo a superare i propri limiti impulsivi. Dategli tempo di ragionare. Regalategli un futuro migliore.
15 ottobre 2006
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4 commenti:
Un post degno del migliore Travaglio. Complimenti!
(Sto per trasferirmi su Blogger anch'io)
Non so se ridere o pingere, questo post è pirandelliano.
Accidenti! Dopo questo complimento avrò almeno una ventina di minuti di delirio di onnipotenza.
:-))))))))))))))))
@valentina
Ridici su! Fidati, è meglio... :-)))
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