19 dicembre 2006

Torture

Che gli americani abbiano brutalmente torturato decine, se non centinaia, di presunti terroristi e fuor di dubbio. E' di oggi la notizia che faranno confluire a Guantanamo Bay tutti i prigionieri detenuti già illegalmente nelle varie basi operative della CIA sparse per il globo (tra cui, non scordiamo, una base in Germania e forse la stessa base aeronautica di Aviano, in Italia).
Ma forse pochi sanno che queste pratiche sono piuttosto comuni anche nello stesso grande paese delle libertà (vi viene in mente niente?).
In questo documentario di 50 minuti, c'è una carrellata di immagini raccolte in vari penitenziari sparsi per gli USA (tra cui uno in Texas durante il mandato governativo di W. Bush).
Sono immagini piuttosto crude, quindi vi prego di astenervi dal vedere il video se siete impressionabili.

17 dicembre 2006

Giochino

Tanto per distrarvi dalla politica nostrana vi propongo questo sfizioso giochino: World Domination Battle.
Scopo del gioco è la conquista del mondo, e per farlo dovrete spezzare le reni ai vostri avversari. Tra i tanti personaggi giocabili c'è Saddam, Bush, Gandhi, il Papa, Hitler e chi più ne ha più ne metta.
Ovviamente non poteva mancare Sivlio Berlusconi, ma devo dire che non è il più divertente da usare (io ho finito il gioco con il Papa...).

Buon divertimento!

World Domination Battle

16 dicembre 2006

34 minuti per morire

Credo sia inutile sottolineare come un'esecuzione della durata di trentaquattro minuti sia da considerarsi inumana. E non stiamo parlando della Cina, o dell'Iran, qui si parla dei chierichetti del mondo, degli Stati Uniti. Di quel paese che si vanta di essere riuscito ad esportare nel mondo la democrazia; che si è innalzato a guardia dei valori occidentali, della libertà (mai parola fu più vuota di questa) e dei diritti umani.
Già questo dovrebbe bastare a rendere tutta la faccenda orribile e, sì, ridicola.
Ma la cosa che forse pochi hanno notato è che, adesso, in America si è aperto un dibattito sulla faccenda; non sulla liceità o meno della pratica mortifera, ma su quanto essa debba essere "umana". Quel figlio di papà di Jeb Bush ha interrotto tutte le esecuzioni per verificare come mai ci fossero voluti trentaquattro minuti invece dei costituzionalmente garantiti soliti quattro minuti.
Quattro minuti.
Avete mai provato a contare quattro minuti uno dietro l'altro?
Mettetevi davanti ad un orologio e iniziate a contare i secondi. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei... E arrivate a duecentoquaranta. Vi rendete conto? E' un tempo infinito, soprattutto se sapete che state per morire. Aggiungeteci quei dieci minuti di preparazione sul tavolo e l'ormai famigerata passeggiata sul miglio verde. Aggiungeteci l'ultimo pasto e la confessione. Aggiungeteci quegli annetti di galera che nessuno vi leva se volete tentare di lottare per la vostra sopravvivenza in tutti i gradi di giudizio.
Vi sembra un tempo ragionevole per uccidere un uomo senza farlo soffrire? Secondo me no.
Secondo me è una barbarie.
E questa pratica si ripete più o meno ovunque nel paese dei liberi. In 35 Stati su 50, più della metà. In California, nello Stato di New York, nel Texas, nel New Jersey ecc.ecc.
Da Stato a Stato cambiano anche le pratiche:
in 34 Stati vige l'iniezione letale, spesso associata ad altri sistemi. Nel Nebraska hanno pensato che l'iniezione fosse troppo cruenta, così hanno optato per la sedia elettrica, più comoda con il rivestimento in pelle. Peccato per l'odore di bruciato.
In 5 Stati (tra cui la California) un uomo può ancora essere giustiziato nella camera a gas, proprio come facevano ad Auschwiz.
Se preferite penzolare da una corda, vi consiglio di compiere qualche crimine nel New Hampshire o nello Stato di Washington. Mentre se passate dalle parti dell'Idaho, dello Utah o dell'Oklahoma potreste essere messi al muro e giustiziati a fucilate. Pensate che soddisfazione.
God bless America!

13 dicembre 2006

Democrazia all'Arcoriana

Qualche giorno fa, Silvio Berlusconi ha detto una cosa che dovrebbe far rabbrividire qualunque cittadino italiano che abbia a cuore il fatto di poter vivere in un paese libero.
La frase era all'incirca questa: "dobbiamo ricontare le schede perchè è impossibile pensare che in una democrazia si assegni una maggioranza per soli 24.000 voti".
Appena ho udito questa frase, mandata avanti ed indietro come un'eco da tutti i tiggì pubblici e privati, mi aspettavo che qualche villico prendesse in mano dei forconi e delle fiaccole ed al grido di "morte al tiranno" assediasse Villa San Martino facendo scempio dei suoi abitanti e depredandone le ricchezze, per poi ardere il tutto nel sacro fuoco purificatore.
Ed invece niente.
Nessuno ha detto nulla.
Nessun forcone, ma neppure nessuna replica stizzita dalla maggioranza nè tantomeno da qualche cittadino privato.
Analizziamo il periodo:

"dobbiamo ricontare le schede"
d'accordo, fin qui niente da eccepire, anche se si sprecherebbero solo vagonate di contante pubblico ed un sacco di tempo.

"perchè è impossibile pensare"
soprattutto se il cervello non prende più aria a causa di trapianti di capelli

"che in una democrazia si assegni una maggioranza per soli 24.000 voti"
...
...
... in una democrazia operante si assegna una maggioranza per 24.000 voti, se è per questo le maggioranze si assegnano per UN voto!
Cosa vorresti dire Deputato Berlusconi, che la maggioranza non è una maggioranza in tutto e per tutto solo perchè non ha stravinto ma ha solamente vinto? Oppure che per vincere le elezioni non si guarda più ogni singolo voto ma bisogna raggiungere una differenza di, che so, 100.000 voti, un milione?
24.000 cittadini non hanno il diritto di eleggere una maggioranza? Il voto di ognuno di noi è uguale (oltre che, mi spiace per te, libero) e come tale ha la stessa dignità e lo stesso valore.
Ultimo appunto: se ricontando i voti uscisse fuori che invece di aver vinto la sinistra per 24.000 voti, avesse vinto la destra per uno scarto ancora più limitato, a quel punto che faresti?
Non scomodarti, rispondo io per te: continueresti allegramente a farti le leggi... (e il problema è che ne avresti tutto il diritto).

08 dicembre 2006

Moriremo tutti.

Non è un catastrofico modo di dire, è una miseranda realtà.
Recentemente mi sono recato ad un'anteprima del film di Al Gore, "An Inconvenient Truth" (una scomoda verità), che sta riscuotendo un discreto (enorme) successo internazionale e le prospettive che vengono messe in luce nella pellicola sono tutt'altro che rosee per il nostro minuscolo pianetucolo. In realtà, i dati che vengono citati nel film non sono una novità, ma la semplicità con cui Al Gore snocciola le cifre e la chiarezza con cui queste cifre vengono messe a confronto è un esempio perfetto di come dovrebbero essere divulgate le notizie.
In particolare, il futuro ex-presidente degli Stati Uniti (come si definisce egli stesso) se la prende con gli "scettici", cioè con quelle persone che contro ogni evidenza scientifica negano che il pianeta possa subire un prossimo tracollo ecologico e si appellano ad una particolare teoria tutt'altro che comprovata: che il riscaldamento terrestre sia un fenomeno ciclico.
Sarà.
Ma in una delle tante tabelle mostrate da Gore vengono visualizzate le oscillazioni della temperatura terrestre in un arco di 650.000 anni ed è inutile dire che negli ultimi vent'anni la temperatura terrestre si è innalzata di circa un paio di volte oltre ogni "soglia" massima. Un evento mai registrato prima e mai neppure pensato.
Nel 2005 si è verificato un tornado in una zona del Pacifico in cui tali fenomeni non si erano mai verificati e quell'anno passerà anche alla storia per l'incalcolabile numero di disastri causati da stravolgimenti del clima. Quest'anno, gli scienziati hanno visto con orrore che, per qualche momento, la Corrente calda del Golfo si è fermata.
Si è fermata! Miliardi di miliardi di milardi di metri cubi d'acqua calda e fredda che circolano in mezzo all'Atlantico hanno perso, per qualche istante, la loro spinta propulsiva dovuta al riscaldamento e al raffreddamento dell'acqua stessa. L'ultima volta che tale evento si verificò, le temperature medie in Europa scesero di circa 9-10 gradi, facendo piombare il continente in un periodo di costante glaciazione.
E queste sono solo alcune delle catastrofi che si stanno già verificando su tutto il pianeta. I ghiacciai di tutto il mondo sono a rischio e non si contano più le specie vegetali e animali che si stanno estinguendo per colpa dei cambiamenti climatici.
Uno dei momenti più toccanti e, in un certo senso orribili, del film è la narrazione della scomparsa degli orsi bianchi. Questi plantigradi che vivono intorno al mare ghiacciato del Polo Nord non muoiono perchè fa troppo caldo per loro, non muoiono neppure perchè non trovano più cibo. Gli orsi polari muoiono affogati. Lo ripeto: affogati! Si buttano in acqua alla ricerca di foche e quando, in mezzo al mare, cercano un iceberg su cui riposarsi non lo trovano più, perchè gli iceberg non ci sono più. Stremati, lentamente perdono le forze e affogano.
Vi rendete conto?
Vi rendete conto come cazzo stiamo riducendo la Terra, l'unica che abbiamo?
Vi rendete conto che prima o poi moriremo anche noi, e potete starne certi che sarà una fine orribile. Una morte di stenti, di malattia, forse di guerra. Chi lo sa.
E dire che basterebbe così poco. Molti pensano che riciclare non serva a niente perchè tanto una persona in più o in meno non fa differenza, e lo stesso vale per l'utilizzare meno la macchina, o per usare lampadine a risparmio energetico, fare il compostaggio dei rifiuti, usare il fazzoletto di stoffa anzichè i fazzolettini di carta. Ma è proprio qui che molti sbagliano. L'importante non è se queste piccole azioni possono davvero fare o no la differenza su scala mondiale, l'importante è iniziare a cambiare atteggiamento, capire che l'uomo ha delle responsabilità. E magari, un giorno, insegnare queste cose ai nostri figli.
Basterebbe così poco...