
Il marcio nell'organizzazione raggiunge i piani alti e straripa dal soffitto, andando a sfiorare (per ora) il doppiopetto di chi so io.
Una registrazione su tutte:
"Sono molto malato e non ho nulla da perdere. In questa storia, preferisco saltare io, piuttosto che far saltare il direttore. Perché se salta il direttore, salta il governo e saltano pure i rapporti con gli americani".
A parlare è il generale Gustavo Pignero; il "direttore" è, chiaramente, Nicolò Pollari; il "governo" è quello del 2003, cioè il governo Berlusconi e gli "americani" sono la CIA e tutto il sistema di sicurezza anti-terrorismo da loro ideato, una trappola per aggirare le leggi nazionali e i diritti umani.
Queste parole sono state registrate dallo stesso Mancini, di fronte al Ferrari Store a Roma, in via Tomacelli, durante un colloquio di un'oretta con il generale Pignero. Si è ficcato una cimice nella giacca ed ha provato ad estorcere qualche dichiarazione al suo interlocutore, quanto bastava per assicurarsi una via di fuga in caso di problemi con la giustizia. E c'è riuscito, a quanto pare: tant'è vero che sono stati revocati i suoi arresti domiciliari e la procura di Milano a cominciato a stringere il cerchio intorno ai vertici del SISMI.
C'è da aggiungere che Mancini sembra essere munito anche di un imponente fattore C: lo stesso giorno della registrazione, Mancini era seguito dalla Digos e il suo telefonino era sotto controllo. Durante la chiacchierata con Pignero, a Mancini squilla il cellulare e la telefonata viene registrata sia dalla cimice sotto la giacca, sia dalla Digos. Insomma, nessun trucco, la conversazione c'è stata e coincide per data ed ora con quelle del pedinamento.
Adesso non ci resta che aspettare qualche altro scaricabarile per dare inizio ai festeggiamenti, tanto, come si dice, più in basso di così non si può andare, si può solo risalire...
3 commenti:
Non ne sapremo mai nulla della verità
io credo che si possa ancora scavare!
vedremo quanto...
La vendetta per aver osato protestare per la vicenda Calipari?
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