Se non avessi un debole per le donne, molto probabilmente farei la corte a Renato Soru, neo-governatore della regione Sardegna.
E' stato varato ieri, dalla giunta presieduta da questo eroe nazionale, il decreto "salvacoste" che mette al riparo dalla speculazione edilizia praticamente tutte le coste sarde con limiti dai 300 metri ai 5 chilometri dal mare. Come mezzo-sangue sardo (ellusu!) non posso che felicitarmi con i miei conterranei e con tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente e la salvaguardia del territorio.
D'ora in avanti si potrà costruire solo all'interno di centri abitati già formati e sarà possibile fare ristrutturazioni, ma niente più megavilloni sparsi nella macchia mediterranea o immondi complessi turistici in zone protette.
Tra le altre cose è stato bloccato anche un progetto della famigghia Berlusconi, che prevedeva la costruzione di un mega-villaggio di 500 ettari e posti barca per 2000 natanti, proprio a sud di Olbia e di fronte alla magnifica isola di Tavolara, una zona di altissimo valore ambientale che sarà salvata dallo scempio edilizio.
E' stato messo il divieto anche alle finte fattorie che funzionano come ville, che, per chi non conosce la Sardegna, si vedono sparse qua e là per la campagna con gravissimo dispendio di denaro pubblico (ognuna di esse va allacciata alla rete pubblica e, in caso d'incendi, i pompieri sono costretti a dirottare lì le loro energie mentre la macchia mediterranea brucia irrimediabilmente).
Bravo Renato, continua così! Non farti intimidire da Briatore e dagli altri festaioli della costa smeralda, che non portano ricchezza ai sardi, ma solo degrado. La Sardegna deve trovare nel turismo serio, responsabile, la sua vera ragione d'essere.
07 settembre 2006
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