30 agosto 2006

Risate a denti stretti


Un turista israeliano arriva all'aeroporto di Londra. Passando al controllo passaporti, è costretto a riempire un modulo. L'impiegato gli fa:"Occupazione?" e l'israeliano risponde stizzito:"No, sono solo in visita".
Questa è solo una delle tantissime battute che stanno circolando in Libano già da un bel po', riguardanti il conflitto appena concluso.
Una delle caratteristiche che fanno del popolo libanese un grande popolo, è certamente il senso dell'umorismo, uscito indenne dalle recenti devastazioni. Anzi, ridere si sta dimostrando il modo migliore per affrontare il difficile ritorno alla vita normale.
Un tizio corre disperato dal suo dentista a Beirut:"Dottore, dottore, presto, mi tolga il ponte, prima che me lo facciano saltare gli israeliani!"
Aneddoti, storielle e freddure, ormai sono scambiati ovunque: nei bar, tramite messaggini, sui volantini, alla radio.
Tre miliziani Hizbullah escono dai sobborghi di Beirut dopo un raid israeliano, facendo il segno della vittoria con le dita. In realtà no. Stanno solo mostrando che i palazzi rimasti in piedi sono due.
I temi, chiaramente, riguardano i recenti avvenimenti del Libano: gli israeliani, gli americani, gli arabi, la distruzione del paese, ma soprattutto, le battute sono essenzialmente autoironiche.
Il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert era seduto nel suo ufficio pensando a come invadere il Libano quando squillò il telefono:"Sono Abul Abed dal Libano, chiamo per dirle che abbiamo deciso ufficialmente di dichiarare guerra ad Israele". "Quant'è grande il vostro esercito?" chiese Olmert. "Per ora," rispose Abul Abed "ci siamo io, mio cugino Mustafa, il mio vicino Abu Khaled, e tutti gli amici del bar. In tutto otto". Olmert replicò:"Devo dirti, Abu Abed, che io ho un milione di uomini nel mio esercito, pronti a muovere ad un mio cenno". Abu Abed rimase un istante in silenzio, poi disse:" Signor Olmert, la dichiarazione di guerra è ancora valida, abbiamo la possibilità di rimediare un po' di equipaggiamento""E che equipaggiamento sarebbe, Abu Abed?" chiese Olmert. "Beh signore, abbiamo due Mercedes 180s e un trattore". "Devo dirti, Abu Abed, che noi abbiamo diecimila bombardieri e ventimila caccia. Il mio apparato militare ha anche missili teleguidati terra-aria, e mentre noi parliamo il mio esercito è arrivato a due milioni di uomini".
"Signor Olmert, rinunciamo alla nostra dichiarazione di guerra" disse Abu Abed. "Mi dispiace di sentirlo" disse Olmert "Come mai avete cambiato di colpo idea?" "Beh," rispose Abu Abed "non possiamo certo dare da mangiare a due milioni di prigionieri!"

Inoltre sembra che anche i pubblicitari abbiano di che guadagnarci dalla guerra. A volte, però, le idee risultano piuttosto di cattivo gusto. Le due foto, si riferiscono alla pubblicità di un noto liquore (in un paese arabo, per giunta), ed hanno fatto la loro comparsa in giro per Beirut già da qualche tempo. Inutile dire che il paese non ha bisogno di questo tipo di umorismo...

3 commenti:

Barbara Tampieri ha detto...

Beh, quella dei due milioni di prigionieri è carina.

Anonimo ha detto...

Ciao, ma dove le hai trovate??

attila ha detto...

@chiara

su un blog libanese, adesso, appena ho un minuto metto il link! :-)