29 agosto 2006

American idiots

Come soldati siamo delle pippe.
Non siamo capaci a combattere. Non dovremmo avere il diritto di guidare la missione in Libano: i soldati delle altre nazioni rischierebbero di fare la figura dei fessi con noi al comando. Non ci dovremmo proprio far vedere da quelle parti, dovremmo starcene a casa a cucinare i nostri makkaroni e zitti, farcene una ragione.
Questo è il sunto di un articolo, apparso sul sito di un quotidiano americano, New Republic, firmato da un certo Jeremy Kahn, un presunto giornalista.
Questo simpatico signore (possano cascarti gli occhi, lurido bastardo! N.d.A.) ha deciso di farci l'ennesima ramanzina, zeppa di lughi comuni da scoppiare, sul brutto vizio di noi italiani di pensare solo alla panza e alla salute: non sappiamo combattere, non sappiamo comandare, non siamo organizzati, siamo disordinati, ci laviamo poco. Viene da domandarsi come abbiamo fatto a non estinguerci.
Tanto per dare una parvenza di autorevolezza all'inutilità del suo scritto, il signor Kahn l'ha cosparso di esempi scientifici come il seguente:
"C'è una vecchia barzelletta che fa più o meno così: in paradiso, i poliziotti sono inglesi, gli ingegneri tedeschi, gli amatori francesi, i cuochi italiani, e tutto è organizzato dagli svizzeri. All'inferno, i polizziotti sono tedeschi, i cuochi inglesi, gli ingegneri francesi, gli amatori svizzeri, e tutto è organizzato dagli italiani..."
E dopo questa inconfutabile prova della nostra intrinseca incapacità, credo che bisognerebbe aprire una riflessione sulla nostra partecipazione alla missione Unifil in Libano. Se vogliamo meritarci il comando, dobbiamo dimostrare al mondo che abbiamo anche noi le palle, che siamo dei soldati fatti e finiti, che sappiamo spezzare le reni al nemico e rispedirlo sul bagnasciuga!
Grazie signor Kahn, per averci aperto gli occhi. D'ora in avanti faremo come voi americani, così saremo sicuri di non sfigurare di fronte all'opinione pubblica internazionale. Allora, per prima cosa, al diavolo la risoluzione delle Nazioni Unite. Facciamo sollevare i caccia dalla Garibaldi e mandiamoli a bombardare la valle della Bekaa col fosforo bianco, così come voi americani avete fatto tanto bene a Fallujah. Poi sbarchiamo sul territorio, preceduti da qualche salva di missili teleguidati, per radere al suolo qualsiasi resistenza. Occupiamo il paese, e chiudiamo un occhio con i ladri al museo archeologico di Beirut, tanto tutte le opere d'arte rubate finirebbero nelle mani di qualche collezionista del nostro paese, quindi possiamo solo guadagnarci.
Dopodichè installiamo, nel carcere di Tiro, un bel centro per le torture, facciamo le foto e le mandiamo su internet. Intanto, all'Elba costruiamo un carcere di massima sicurezza, dove non valgono le convenzioni internazionali e dove possiamo stipare tutti i presunti terroristi hezbollah senza fargli vedere neppure un avvocato, uguale uguale a Guantanamo.
Mentre facciamo tutto questo, diamo ordine ai soldati in Libano di sparare su donne e bambini (potrebbero essere dei nani terroristi travestiti!) e rasiamo al suolo un paio di ospedali e di acquedotti. Per ultimo, installiamo un governo compiacente, fatto di membri del consiglio d'amministrazione dell'Eni, così da fare affari d'oro con la nuova amministrazione, alla faccia della legalità internazionale e della Carta dell'ONU, esattamente come avete fatto voi in Afghanistan.
A questo punto non ci resterebbe altro che aspettare il plauso internazionale, sicuri di aver ottenuto il rispetto dalle altre nazioni, per aver dimostrato di sprizzare testosterone da ogni poro.
Grazie signor Kahn, grazie America! Sarà merito vostro se non perderemo la faccia!

4 commenti:

Nicolo' ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Nicolo' ha detto...

Complimenti al signor. Kahn, complimenti!
Speriamo che abbiamo un futuro breve come giornalista...

Barbara Tampieri ha detto...

Ci sono funivie in Libano?

attila ha detto...

@nicolò
io non lo ricondurrei neppure a quella categoria

@lameduck
non credo, ma bisognerebbe informarsi, anche sugli eventuali orari di punta ;-)
Bisogna anche cercare un paio di isolotti incontaminati su cui costruire qualche base per sottomarini nucleari e lasciare poi aperto il rubinetto del plutonio.