25 agosto 2006

Lo spauracchio delle libertà

Per la sezione "Libri, un mucchio di cellulosa e inchiostro", proponiamo oggi l'ultima fatica editoriale di Silvio Berlusconi: Verso il Partito delle Libertà, l'identità, i valori, il progetto. Edizioni Mondadori, brossurato. Questa pietra miliare della cultura italiana non ha neppure fatto in tempo ad uscire nelle librerie che già si accinge a diventare il nuovo best seller della stagione. Dietro di lui si collocano, infatti, l'ultimo Harry Potter e l'ennesimo thriller-pseudo-storico-scientifico targato Dan Brown.
Oltre ad un'ottima lettura nei momenti del "bisogno", il libro si distingue per la voluminosità prodigiosa e l'alto quantitativo di carta petrolata, tanto da risultare ottimo sia per accendere un falò, che per ancorare la tenda da campeggio.
Per chi nutrisse ancora qualche dubbio sulla multifunzionalità di questo libro, consiglio di andare a leggersi la breve recensione che ne viene fatta sul sito di Forza Italia (trovatevelo!).
Salta subito agli occhi, che il libro non è semplicemente un buon mezzo d'intrattenimento per persone con un vocabolario contenuto, ma nasconde, sotto sotto sotto, un programma politico, quasi un messaggio subliminale.
Programma politico che getterebbe nella confusione anche il più tenace dei lettori e il più attento dei politologi: secondo il redattore, infatti, Silvio Berlusconi "ha sancito l’importanza dell’obiettivo che le forze del centrodestra, dopo cinque anni di esperienza di governo, si sono date per la prossima stagione politica, per poi sancire che il nuovo partito "non sarà né di destra né di sinistra".
Si tratterà di una compagine "postideologica, democratica, popolare, federale". Gustavo Selva (AN), ex membro della RSI, curerà la parte postideologica, coadiuvato da Storace. La parte democratica sarà affidata a Fabrizio Cicchitto (FI), membro in pectore della P2. Si sta cercando di convincere Emanuele Filiberto di Savoia(ex-candidato con AN) a mettersi alla guida delle pubbliche relazioni per la parte popolare del partito. Mentre per la parte federale, Calderoli e Borghezio hanno già dato la loro disponibilità il sabato e la domenica nel pomeriggio, non la notte, essendo questo l'orario migliore per dare la caccia ai terroni.
Per i programmi di questo non-partito, il menù propone: difesa e rilancio dell’Occidente, riforma dello Stato, economia sociale di mercato. Progetterà le riforme di mercato il senatùr Umberto Bossi, lo stesso che propose la reintroduzione di dazi sulle importazioni. La riforma dello Stato sarà scritta a più mani da Berlusconi, Selva e Cicchitto, tutti ex membri della P2, mentre Dell'Utri (sotto processo per associazione mafiosa) si occuperà della riforma del sistema giudiziario e Maroni (condannato per resistenza a pubblico ufficiale) darà una mano a limare gli angoli.
La difesa dell'Occidente sarà nelle mani di due esperti di guerriglia urbana e tecniche di combattimento quali Domenico Nania (AN, condannato per lesioni volontarie personali) e Marcello De Angelis (AN, condannato per banda armata).
Tremate gente, il partito dei moderati è alfin giunto!

3 commenti:

Barbara Tampieri ha detto...

Visto che molto probabilmente non l'ha scritto lui (Ferrara?) e nemmeno letto, verrà approntato un Bignamino a suo uso e consumo. Per ricordargli ciò che lui ha scritto nel libro.

Anonimo ha detto...

Che noiosa e monotona ipocrisia, questo post...

Meno male che a giorni riapre Tocque-ville.

attila ha detto...

@Monica Mastrobattista

L'obiettivo del post non era dimostrare l'aurea di illegalità che aleggia intorno a certe componenti del centrodestra (anche se le condanne definitive sono 21 a 4 per voi).
Quello che volevo sottolineare era la completa inconsistenza di contenuti dello scritto di Berlusconi.
Ma come si fa a pretendere di essere al di fuori di ogni ideologia se poi ci si professa anti-comunisti??? E' una contraddizione in termini!
Come si fa a definire la propria coalizione di "moderati" quando una buona parte di essi si professa ancora post-fascista ed un'altra fetta rappresenta posizioni xenofobe e radicali?
Come fai a proporre un'economia sociale di mercato, quando l'80% delle azioni di governo si sono ridotte ad una distruzione del sistema del welfare, ad una mancata redistribuzione dei redditi e ad un sistema fiscale iniquo e squilibrato? I condoni non fanno certo parte di un sitema sociale, nè lo fanno la vendita degli immobili statali (o delle spiagge come propose Tremonti...). Come si fa a parlare di rilancio dell'Occidente, quando si è perseguita una politica di distacco totale dall'Europa e di riavvicinamento solo con gli Stati Uniti?