10 luglio 2006

Bravò, bravò!

Tanto di cappello al buon Materazzi. E' vero che ha procurato il rigore alla Francia nei primi minuti di gioco, grazie soprattutto alle sue movenze da pachiderma più che ad un fallo vero e proprio, ma è stato senza ombra di dubbio il salvatore dell'Italia.
Ha segnato il gol, ha segnato il rigore, ma soprattutto ci ha tolto di mezzo l'asso di Francia, il vecchio Zidane. Cosa gli abbia sussurrato non si sa, il Guardian dice che Materazzi avrebbe apostrofato l'algerino con il termine "terrorista". Io sono convinto che più che di terrorismo si fosse trattato di qualche commento molto poco gentile sulla nonna o, peggio, sulla mamma. Comunque chissà, forse dal labiale del nostro eroe potremo capire qual'è la molla che fa venire i 5 minuti a Zidane; ad averlo scoperto prima ci saremmo risparmiati le sofferenze agli europei.
Insomma ce l'abbiamo fatta, abbiamo vinto la nostra quarta coppa del mondo. Ieri notte, Roma sembrava invasa da una frotta di cavallette accaldate: tutti che si spogliavano, che si tuffavano nelle fontane, che si accalcavano l'uno sull'altro tra uno sventolìo continuo di bandiere e un "Fratelli d'Italia". I coretti contro i francesi si sprecavano. Io ero lì in mezzo, non saprei dire esattamente dove; sicuramente mi trovavo in un'area compresa tra il tropico del cancro e il circolo polare, un po' spostato sulla sinistra, dietro a quello con i fumogeni.
Oggi mi riposo, me lo sono meritato.
Non me la sento neppure di infierire contro chicchessia... però, c'è un però. Una perla da raccontare ci sarebbe, molto gustosa in effetti. Non dovrei... ... ... E va bene, la trascrivo, però non la commento, giuro!

Tratto da La Padania:
Domenica sera tiferò Italia.
Sono un padano doc da venti generazioni, leghista da sempre, e tiferò Italia.[...] Ho sempre avuto il massimo rispetto per le opinioni di tutti, anche per le posizioni più radicali. Non considero l’estremismo una malattia infantile dell’ideologismo, in politica far la voce grossa spesso - purtroppo - è l’unico modo per ottenere ciò per cui si lotta. Ma francamente non riesco a capire quale vantaggio sul piano politico si possa ricevere dal tifare contro la squadra italiana: per fare un dispetto a Prodi? Perché così si raggiunge prima il federalismo? Una sorta di ritorsione dispettosa per l’esito del referendum sulla devolution? Andiamo... Il mondo del calcio è già troppo contaminato dalla politica, per una volta lasciamolo in pace!
Ma se proprio qualcuno tra i miei compagni di avventura non riesce a fare a meno di buttarla in politica, gli chiedo: tu leghista fai il tifo per la Francia? Per il Paese più centralista d’Europa? Per quello che ha le regole più blande sull’immigrazione clandestina? Per quello che da sempre boicotta i prodotti delle terre padane, vino e formaggio in particolare?
ROBERTO MARONI

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che parto!!!
Altro che 9 mesi...24 anni di gestazione!!!!

DIO SALVI MATERAZZI!!!

Anonimo ha detto...

Bah per un Maroni che usa il cervello c'è una Radio Padania che tifa Germania e un Calderoli che dice "è normale che abbiamo vinto, abbiamo giocato contro una squadra composta da negri, musulmani e comunisti"
C'è poco da fare, finché il calcio continuerà ad essere la massima religione nazionale i politici cercheranno di metterci le mani sopra...
Ciao, a presto