21 luglio 2006

Un paese che muore

Il Libano sta morendo, non lentamente, bensì inesorabilmente. Questa guerra non sta fermando gli Hezbollah e non sta rendendo Israele un luogo sicuro in cui vivere. Questa guerra sta uccidendo un popolo. Questa guerra dovrebbe essere fermata, ma il cosiddetto mondo occidentale non ha la forza (nè la palle) di andare a dire ad Israele di piantarla di credersi senza macchia nè paura. Troppi interessi in ballo con l'unica democrazia (sarà!) della regione, troppo forti le lobby, troppo divisa l'opinione pubblica dei paesi che contano.
L'occidente non ha le palle neppure per fermare l'estremismo islamico. Bisognerebbe generare ricchezza nei paesi del Medio Oriente, ci vorrebbero programmi di cooperazione, fondi per lo sviluppo, acqua. Si dovrebbe rinunciare al petrolio, nazionalizzarlo, ma ciò non si può fare, si fermerebbero le corazzate multinazionali, si fermerebbe la globalizzazione e i ricchi non farebbero più tanti soldi. Allora chi se ne frega se ogni tanto qualche islamico fa un corso rapido di chimica e si fa saltare per strada, l'importante è foraggiare i governi di quei paesi perchè mantengano la popolazione ignorante e disinformata e tengano aperto il rubinetto del greggio. Poi, quando quei governi sono zeppi di armi ed iniziano a chiedere troppo, si inizia una bella guerra o si rovescia il regime e se ne impone un altro. E la tarantella riprende, sempre uguale.
I nostri governi delle nostre democrazie sono felici che ci si scanni in Medio Oriente, così come sono felici che ci siano le guerre in Africa o la povertà in Sud America. Le aree più ricche del mondo in termini di risorse naturali ed umane, sono anche quelle dove lo sviluppo è ancora un sogno, dove si devasta l'ambiente grazie alle delocalizzazioni industriali, dove si sbriciola la cultura imponendo i nostri valori preconfezionati (ma più sicuri!).
Nel farsi odiare, gli americani sono i primi della classe e non c'è da meravigliarsi. Teniamo duro, continuando così anche noi europei riusciremo prima o poi ad avere il nostro bell'antieuropeismo. Hurrà!

Attenzione, immagini esplicite e violente











2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire? Ma soprattutto, che fare? Siamo impotenti. Parlare è rischioso, diventi antisemita, antiamericano, ti tappano la bocca subito. Fare è impossibile perchè se non puoi discutere non puoi nemmeno agire. Viviamo in un mondo in cui se non sei dalla loro parte sei un nemico. La storia insegna che chi ha ragionato così è sempre arrivato alla catastrofe con le proprie mani.
Sul mantenimento dello status quo in quell'area, la povertà ecc. ricordi cosa dicevano i Romani? Divide et impera.
ciao

Anonimo ha detto...

Purtroppo...nessuno dice niente..nessuno interviene
E i risultati si vedono
Abbiamo gli USA e l'Inghilterra che si credono sceriffi del mondo..e anche Israele
E questa guerra andrà avanti..e fra un po interverrano gli USA a ristabilire la pace..
E intanto...la guerra continua..Israele con i suoi mezzi moderni e dall'altro lato gente con i forconi e qualche missile
La vera minaccia in quella zona di mondo è Israele..
Ma mannaggia..un missile che sbaglia e rade al suolo Israele e tutti i suoi abitanti..no eh?

Manuele